Cd
,
2000 ,
Autoproduzione
Género: Punk
, Rock
, Rock
Ore sei di mattina
apro un occhio per sbaglio
e la sveglia già suona
due minuti e mi sveglio
e ogni sogno scompare
e lascia posto ai pensieri
fine all'immaginare
spazio ai problemi veri
e allo specchio mi guardo
e cerco di pettinarmi
e già l'ora è ritardo
e se non voglio schiacciarmi
tra tremila persone
dovrò andare di corsa
in mano la colazione
e all'altra mano la borsa
e dentro al mio guardaroba
sempre meno camicie
maledico mia madre
e la sua lavatrice
esco di casa volante
e guardo nel portafoglio
solo mezzo millante
e andare a scuola non voglio...
sto chiuso dentro gli schemi
di una pallosa normalità
e sto infognato nei miei problemi
cercando un po' di varietà
pensieri senza parole
il mio rifugio è la falsità
sogni di glorie e ragazze sole
per poi scontrarmi con la realtà
e poi arrivo alla metro
folla e zaino ingombrante
ma mi guardo di dietro:
la biondina è appagante
faccio finta di niente
ed entro dentro l'inferno
in mezzo a tutta la gente
è caldo anche d'inverno
e poi si chiude la porta
e abbia inizio il bordello
la strada non è corta
e stare qui non è bello
col casino assordante
e il fischiare del vento
e spazio non abbondante
e walkman che va a rilento
e passano le fermate
nello Stige del viaggio
guerra di gomitate
e ritorno nel grigio
di una classe dannata
e striscio fino al mio banco
inizia la mattinata
e io già sono stanco...
sto chiuso dentro gli schemi
di una pallosa normalità
e sto infognato nei miei problemi
cercando un po' di varietà
pensieri senza parole
il mio rifugio è la falsità
sogni di glorie e ragazze sole
per poi scontrarmi con la realtà