Massimo Bubola
Marabel
A distanza di quasi trent’anni dall’uscita in vinile ( pubblicato originariamente nel 1979 ) viene rispolverato dall’Universal “Marabel” e ripubblicato in cd versione digipack, secondo album di Massimo Bubola.
Il vinile all’epoca fu prodotto da Antonello Venditti e vedeva il rocker veronese esprimersi immediatamente dopo la prima collaborazione con Fabrizio De Andrè ( con cui Massimo ha scritto più di 20 canzoni sparse su alcuni dei più riusciti album di Faber ). Il linguaggio musicale era intriso di rock elettrico e acustico che vivevano assieme alla sensibilità poetica dell’autore, raro caso in Italia, essendo i cantautori nostrani legati da sempre ad un clichè sonoro più acustico e legato non molto al rock degli States per la difficoltà di abbinare le liriche in italiano alla metrica tipica della musica d’oltreoceano. Nel recensire questo cd devo ammettere che sono molto legato a questo artista, affinità elettive e gusti musicali, ma comunque la qualità delle canzoni è elevata sia a livello di liriche che di musica e si pone tra le opere più riuscite dell’artista veneto. Il titolo è ispirato all’omonimo fiume e dà il nome anche ad una delle più ispirate canzoni della raccolta, si riferisce ad un evento biblico che viene descritto con sonorità grintose e dal riff chitarristico immediatamente memorizzabile. Numerose sono le canzoni da citare e da tenere in considerazione per la modernità dei temi trattati e degli arrangiamenti musicali. Inizierei oltre che dalla sopracitata “Marabel” da “Maria che ci consola”, canzone dal tema scottante per l’epoca e dalle riuscite sonorità elettroacustiche . Proseguendo con “La strada” che ha similitudini stilistiche con il miglior De Gregori. Degna di nota “Cocis”, dedicata ad un personaggio di malaffare tratto da vicende carpite dall’autore sulle cronache giornalistiche dell’epoca (che anticipa nelle tematiche di 15 anni, Ali Zazà canzone simbolo di “Doppio Lungo Addio”, l’album del 1994 che a mio parere è la somma artistica più alta della sua carriera ). Troviamo tra i solchi del cd la dolcissima ballata acustica, introdotta da una bella parte pianistica, “Lorelai” dedicata ad una sirenetta scandinava , l’addio di un marinaio alla sua amata. Le altre canzoni sono di buona fattura e non le cito per questioni di spazio ( non di qualità ) ed è un peccato non menzionarle tutte.
In questa riedizione trovano spazio come bonus tracks due brani presenti solo su un 45 giri per l’etichetta Philips nel 1979: “Chi ruberà” e “Bar dei cuori infranti”.
Cd vivamente consigliato agli amanti sia del miglior cantautorato che dagli appassionati di rock ( sia gli uni che gli altri troveranno pane per i propri denti ), grazie di avercelo ridato in versione digitale per gustarne ancora meglio la bellezza.
Massimo Bubola
Marabel
Genre: Rock
Traks:
- 1) Marabel
- 2) La strada
- 3) Lorelai
- 4) Cocis
- 5) Billi
- 6) Iris e Re Michele
- 7) Maria che ci consola
- 8) Ferida
- 9) Buona stella
- 10) Chi ruberà
- 11) Bar dei cuori infranti