MÉTRONOME LE PLAYER 2S:Fusione tra ingegneria ed eleganza

Pubblicato il 07/06/2018

Topic: Riproduzione audio hi-fi

Métronome pone due fattori come fondamentali per il buon ascolto: l'innovazione tecnologica ed un processo di produzione che possa sostenere la richiesta di qualità. Insomma due pilastri sono quanto basta a reggere il peso di un'azienda con trent'anni di vita e personalmente condivido in toto questo pensiero pratico. Un altro dettaglio, che mi piace assai, è il fatto che Métronome propone solo elettroniche, che in un impianto hanno la funzione “sorgente”. In pratica esprime fattualmente un pensiero che propongo da anni: “Una sola azienda non può fare tutto e pretendere di esser capace di fare tutto al miglior livello possibile. Nel mondo dell'Alta Fedeltà, come nel mondo reale del resto, si possono fare ben poche cose fatte bene. Di solito chi crea di tutto, quando va bene riesce a creare alcune tipologie di prodotti in modo assolutamente geniale, ma solitamente va male e crea solo prodotti mediocri o assolutamente insignificanti.”

 

IMPIANTO

Cavi: autocostruiti

Ciabatta: Ladysound Multipresa 6

Diffusori: Audio Nirvana Classic 15 ferrite in cabinet 13.6 modificato, Marlene, LMH 0.1, Tannoy Legacy Eaton.

Cuffie: Shure SRH1840

Amplificatori: ANAVIEW AMS 0100_2300, doppio TA2022, amplificatore autocostruito in classe AB, Icepower 50ASX2.

Preamplificatore: Pathos INPOL EAR

Sorgente per musica liquida: PC assemblato dotato di lettore Foobar 2000.

 

DESCRIZIONE

Il Métronome Le Player 2S è un lettore CD e DAC di fascia alta, che fa dell'integrazione di funzioni il suo cavallo di battaglia. Diciamolo tranquillamente: oggi è possibile creare prodotti integrati di un livello tecnico e qualitativo impensabili fino a pochi anni fa. Probabilmente è stato anche necessario fare di necessità virtù, dato che oggi non tutti possono dedicare grandi spazi all'impianto. Métronome non inventa nulla di nuovo, integra il lettore CD con il DAC, ma lo fa con uno stile ed una classe che contraddistingue il marchio francese. Raccontiamo però tutto con un po' più di calma, inutile fare come un 30/40 anni fa e far passare tutto per sensazionalismo.

Un lettore CD necessita obbligatoriamente di DAC, è così da quando è nato; d'altronde i dati estrapolati dal CD sono una serie di bit che equivalgono a 0 o a 1, perciò sin dagli inizi qualsiasi lettore CD aveva all'interno un DAC. La mossa intelligente degli ultimi periodi è quella di poter usufruire di questa sezione anche tramite altri dispositivi: nel caso del Le Player 2S possiamo infatti interfacciare l'elettronica ad un computer. Insomma nulla di nuovo sotto al sole, semplicemente si è compreso come l'unione faccia realmente la forza.

Tuttavia potrei scrivere a lungo di questi fattori, ma mi piacerebbe arrivare velocemente all'atto di scoperchiare il Le Player 2S. Tuttavia siccome il lato sexy è quello interno, bisogna prima superare quella scorza semplice ed elegante, che tuttavia, essendo il cabinet esterno, è anche la prima che si vede. Liquidiamolo velocemente: austero ed elegante: sul frontale abbiamo i controlli e posteriormente abbiamo l'ingresso USB type B, l'ingresso coassiale, e le uscite sbilanciate e bilanciate.

Ok abbiamo finito, passiamo alla parte più bella: la descrizione dell'interno.

Le dimensioni generose del Le Player 2S sono totalmente riempite da componenti ai quali gli ingegneri Métronome hanno dato il giusto spazio. La meccanica Philips GF8 è stata modificata per Métronome, ma essenzialmente la base è quella di un meccanica che è stata assai apprezzata dal mondo audiofilo. A colpire è soprattutto la sezione di alimentazione: figurano infatti tre alimentatori. Uno è dedicato alla parte digitale, mentre gli altri due alla parte analogica, e come ciò che vanno ad alimentare seguono una filosofia dual mono. Inoltre per ottenere le migliori prestazioni l'alimentazione si divide in ben sette stadi regolati.

Lato segnale troviamo un DAC Asahi Kasei AKM 4118AEQ per canale, ed una circuiteria completamente bilanciata, oltre che sviluppata integralmente in dual mono. Per l'ingresso USB è stato adottato un modulo AMANERO, anch'esso ampiamente apprezzato dagli audiofili di tutto il mondo, permette una risoluzione fino a 32bit e 384kHz in PCM, ma supporta anche DSD 256.

Tutto questo è posto all'interno in un modo tanto ordinato da essere un piacere per la vista di chi è appassionato anche del lato tecnico di questi apparecchi, le foto, che ho voluto scattare da vicino parlano più di mille parole e perciò vi lascio in loro compagnia.

 

ASCOLTO

La piacevolezza di questo prodotto è elevata sia che lo si utilizzi come lettore CD, sia che lo si usi come interfaccia audio per il PC. Il suono è materico e naturale e per questo credo sia un lettore assai divertente. Dotato di un'ottima dinamica e di una notevole attenzione al dettaglio, si presenta come un lettore capace di spaziare tra i vari generi musicali. Tuttavia ritengo che il suo punto di forza sia una riproduzione dello spazio ampia ed accurata in tutte e tre le dimensioni.

Le gamme acustiche sono ottimamente bilanciate tra loro e donano un'ottima trasparenza all'ascolto: i bassi sono pieni, ma non invadenti, i mediobassi sono veloci e precisi, i medi naturali e certi, gli alti vellutati, ma decisi.

Non avevo mai aperto il giro degli ascolti partendo dal Jazz, ma c'è sempre una prima volta: A Night Never to Forget, di STS digital. È una raccolta di brani Jazz creata per ascolti critici, tutti presi da master ottimamente registrati. Non sono un patito di queste raccolte, ma talvolta aiutano anche a capire altre strade prese da una certa cultura musicale. Il disco è infatti concentrato sulle armonie e su come i vari musicisti presenti abbiano interpretato lo studio sulle armonie e sugli accordi. Di certo non è l'album della vita, ma immergersi ogni tanto in qualcosa di simile permette di cogliere al meglio alcune sfaccettature non sempre evidenti. Qualche tempo fa lessi una critica a questo tipo di dischi, la persona che scriveva non li considerava vera musica, al contrario credo che questi dischi si avvicinino molto al concetto di concerto Jazz che oggi va per la maggiore.

Siccome non voglio spaventare nessuno passiamo ad un'altra collezione: Africa: The Best of Toto, che è appunto una collezione su due CD dei Toto. Non ho l'ardire di pensare che su questa raccolta ci siano tutti i brani dei Toto che vi piacciono, di certo sono un condensato di quelle che possiamo considerare le loro hit, di quei brani che probabilmente conosceranno tra vari anni anche i nostri pronipoti. Solitamente catalogati come Rock, sono in realtà una di quelle band che sfuggono all'incasellamento perchè fondono assieme vari elementi del Rock, del Folk, del Jazz, del R&B, e del Funk andando a creare qualcosa di totalmente unico.

Stando in tema di raccolte: Forever Man. I suoi fan avranno già inteso che si tratta di Eric Clapton. Il titolo prende infatti nome dal pezzo del 1985. In questa occasione ci concentriamo sul terzo CD dedicato al Blues, genere apprezzato da moltissimi chitarristi Metal per via del fatto che pure il Blues si concentra particolarmente sullo studio delle armonie. Con questa raccolta si compie un excusrus sulla sua carriera musicale, ma in particolare nel CD dedicato al Blues si può notare come questo estro, sebbene sia presente sin dagli anni '80, sia prevalentemente inerente alla sua maturità artistica.

Intrapreso un viaggio tra le raccolte, mi dispiacerebbe abbandonarlo: Chronicle raccolta di 20 dei più famosi pezzi dei Creedence Clearwater Revival. Personalmente credo che sia una raccolta che chiunque potrebbe per lo meno canticchiare dall'inizio alla fine, anzi sono dell'avviso che un solo CD non basti per racchiudere tutti i migliori pezzi di un' esperienza tanto breve, quanto fondamentale per la storia della musica. In soli cinque anni pubblicarono ben sette album in studio ponendo un'impronta decisiva per la fusione di Rock, Blues e Country.

Per concludere non cito una raccolta, bensì un testamento: The Endless River, ovvero l'ultimo album dei Pink Floyd. Album per lo più strumentale in cui la parola è sospesa, fino all'ultimo brano Louder Than Words. Non è un album facile da capire, tuttavia credo che se lo intendiamo come il testamento dei Pink Floyd esso assume una luce totalmente differente e può essere inteso come concenterato di psichedelia. The Endless River è infatti un viaggio fatto tramite la musica, un album che nonostante la durata di quasi 50 minuti, sembra troppo breve ed interrotto da una Louther Than Word che riporta a quella che è la realtà.

Non mi rimane che giustificare la scelta di citare delle raccolte ed un album testamento, che ha raggiunto il primo posto nelle classifiche di quasi tutto il mondo. Spesso siamo abituati a vivere la musica come se fosse un qualcosa con un ordine stabilito, un ordine di album, un ordine nell'album. Questo è l'incasellamento umano, ma la Musica trascende gli schemi e le imposizioni; può essere ascoltata in modo gradevolissimo anche tramite raccolte, che magari ci fanno porre attenzione a caratteristiche trasversali, che ben poco si evidenziano con quello che si può percepire da un singolo album.

Permettemi tuttavia di concludere con una personale convinzione: The Endless River non è un album facile da interpretare nemmeno per i nostri impianti. Non sempre riesco a sentirlo nella sua profonda completezza, ma il Le Player 2S è stato un buon compagno di viaggio.

 

 

TEST

Devo ammettere che questa volta non mi attendevo una risposta in frequenza simile. Pensavo a qualcosa di più lineare, ma intendiamoci, le variazioni che notate nel grafico sono comprese nel range di 0.15db. Non nascondo un certo sottile sentimento di dispiacere, dagli ascolti mi attendevo una risposta che non calasse, se non dopo i 20kHz. Comunque questa è soltanto l'ennesima riprova di come l'orecchio vinca sui tests, e permetta di comprenderli meglio. Tutti gli altri parametri sono di prim'ordine ed alla fin fine l'ultima ottava non è di certo quella più importante.

Per quanto riguarda le uscite abbiamo 2.5V e 35mA sulle RCA e 5V e 60mA sulle XLR il che lo rende perfettamente adeguato agli standard elettrici delle due interfacce.

 

CONCLUSIONI

Il Métronome Le Player 2S si aggiunge nella mia personale classifica delle recensioni più goduriose. Suono hi end e qualità ingegneristica elevata! Alias tutto quello che serve per ottenere un trasporto d'ascolto eccezionale e coinvolgente, posto in un prodotto solido e durevole; cosa che ad oggi ritengo sempre più necessaria, sia per motivi ambientali, sia per motivi prettamente umani.

Photography by Marco Maria Maurilio Bicelli
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