X-Hero

X-Hero

Recensione
Pubblicato il 04/07/2010
Voto: 7.5/10

Gli Axe Hero si formarono nel 1981 nei pressi di Vicenza e furono tra i gruppi culto delle scena italiana degli anni 80. Il loro stile si basava inevitabilmente sulla NWOBHM e nel 1986 i nostri giovani musicisti si accasarono con la Private Records che fece uscire il loro primo album contro la loro volontà. Brainstorm, l’album in questione, fu limitato a 300 copie e presto divenne ricercatissimo dai collezionisti. Tuttavia, presto la band decise di cambiare nome e di scegliere il non così diverso moniker di X-Hero. I tempi erano maturi per un vero album e presto esso venne dato alle stampe con nome della band stessa. Insieme ai Drama e agli Stars Poked Away, gli X-Hero facevano parte di quella corrente hard rock/metal melodico italiana identificata come “Class Metal”, ovvero la versione italica del Glam Metal. Dagli abbigliamenti sgargianti e dal sound melodico, ben presto la band si fece conoscere.

L’apertura del disco è affidata alle melodie orecchiabilissime della tastiera di una dinamica ma mai veloce Don’t Stop the Game. Tutto è strutturato per far colpo sull’ascoltatore grazie anche a linee vocali sempre molto melodiche e dal timbro non propriamente “maschile”. Il ritornello è lì, bello evidenziato per essere cantato e le chitarre sono sempre leggermente in sottofondo poiché solo da pura base sulla quale esaltare le tastiere e la voce. Feeling the Fear ha un’anima più dark anche se ciò che cattura l’ascoltatore ancora una volta è la melodia ed anche questa canzone si fa notare in modo molto positivo, sfoggiando un ritornello epico. La prima, attesa ballata arriva con la malinconica e abbastanza oscura In the City of Love dove arpeggi lasciano anche spazio alla chitarra elettrica ma pur sempre conservando le giuste melodie.

La tellurica The War is Up forse rappresenta la canzone più votata al puro Hard Rock che possiamo trovare su disco. Man mano le tastiere hanno lasciato spazio alle chitarre negli ultimi minuti ed anche questa song si distingue per un mood più oscuro e per un’andatura più decisa. I tempi rimangono sempre medi e così sarà per tutto il disco anche se con la successiva Come Back le influenze heavy crescono grazie ad un riffing deciso e maggiormente graffiante. Diciamo che nelle ultime canzoni le melodie di inizio disco sono state lasciate da parte per privilegiare uno stile più diretto e con meno fronzoli. Una pecca di ciò che sta succedendo è che alcune canzoni non brillano più tanto in termini di fantasia ed anche la successiva Come on Baby si assesta su livelli discreti ma non esaltanti. A parte il ritornello (a dire il vero un po’ spompo) non ci sono altri elementi che possono rendere riconoscibile la canzone.

Walking in the Sunset non si distacca minimamente da ciò che abbiamo sentito sin ora e a volte la sua lunga durata rende leggermente noioso l’ascolto poiché la struttura della canzone non ci riserva molte sorprese, complice anche un tempo di batteria che non cambia mai e soffre di incredibile immobilismo. L’introspettiva The Tower termina il disco con arpeggi a supportare il cantato di Mirko per un disco che sfoggia tanta grinta nella prima parte per adagiarsi e afflosciarsi nella seconda. Non sempre gli album di culto sono tali per la mera qualità musicale, anche se in questo caso sicuramente non si ratta di un brutto lavoro.

NOTA: la versione 2007 dell’album stampata dalla Heart Of Steel Records contiene anche alcune canzoni tratte dal loro demo del 1985.

 

X-Hero - X-Hero

X-Hero

X-Hero

Lp, 1987, Fly by night
Genere: Heavy metal

Brani:

  • 1) Don't Stop the Game
  • 2) Feeling the Fear
  • 3) In the City of Love
  • 4) The War is Up
  • 5) Come Back
  • 6) Come on Baby
  • 7) Walking in the Sunset
  • 8) The Tower

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