Recensione cuffie Ubsound Dreamer

Pubblicato il 22/10/2015 - Ultimo aggiornamento: 27/03/2016

Argomento: Riproduzione audio hi-fi

Ubsound torna in campo questa volta con un nuovo paio di cuffie: le Ubsound Dreamer. Il nome ricorda da molto vicino il termine sogno e più precisamente sognatore: riusciranno a mantenere le promesse anticipate da un nome ambizioso?

 

RINGRAZIAMENTI

Due ringraziamenti ho da fare: il primo è a voi lettori che avete atteso questa recensione per avere una pignolissima opinione su queste cuffie.

La seconda va a Clara Profeta direttrice del marketing Ubsound, che ben sapendo quanto fastidio mi dà il rivolgermi ad un’azienda senza usare dei nomi, si è offerta di fare da tramite tra Ubsound e il sottoscritto, girando prontamente al reparto R&D e-mail richiedenti parametri tecnici che probabilmente fino ad oggi hanno interessato più il sottoscritto che altri.

PREMESSE

Per Ubsound queste cuffie rappresentavano un po’ il giro di boa per capire a che punto erano anche rispetto a produttori ben più blasonati. Personalmente speravo in una cuffia che avrei potuto paragonare a cuffie di pari costo dei marchi più importanti quando si parla di riproduzione hi-fi in cuffia, e questo è avvenuto.

DESCRIZIONE

Eccovi come mio solito il link alla pagina del produttore:

http://www.ubsound.com/cuffie-dreamer.htm

 Di seguito uno stralcio delle specifiche tecniche:

Driver indipendenti   dinamici   da   40mm   ad   alte   prestazioni.   Sensibilità:   110dB/mW.   Range   di   risposta:   18Hz   - 22.000Hz.   Distorsione   massima:   <0,2%.   Impedenza:   32Ω.   Padiglioni   e   arcata   superiore   regolabili.

Oltre a questi dati Ubsound mi ha fornito anche il dato di potenza; si tratta di 0.5W il che significa in modo ineluttabile 4V e 125mA.

UNBOXING

PACKAGING

Il packaging è semplice e curato: una scatola in cartone adornata da varie immagini, un imballaggio interno a protezione della cuffia (nell’unboxing non lo vedete perché me le sono portate in viaggio di nozze, mi sono arrivate la sera prima del matrimonio… le ho aperte e via).

BUNDLE

Il bundle non è ricchissimo dato che si tratta di un sacchetto in velluto per il trasporto, anche se personalmente dato il tipo di cuffia avrei preferito una custodia rigida e un piccolo sovrapprezzo per essa non sarebbe stato malinterpretato.

MATERIALI

I materiali non sono certamente i migliori sul mercato: non si trovano metalli, sono cuffie interamente in plastica, ma dato il costo non ci si può lamentare solo un paese che non rispetta varie norme e diritti potrebbe produrre cuffie in metallo a costi simili o inferiori. Le plastiche sono comunque di buona qualità e resistenti. L’imbottitura dell’archetto e i pad sono in pelle. Nella costruzione sono solo dubbioso di due dettagli: i pad sono praticamente da non sfilare dato che lo spazio per rimetterli è veramente angusto; i padiglioni hanno un aggancio a sfera.

COMODITA’

Ora sebbene affiancare il termine comodità al termine “cuffia sovraurale” sia in pratica un ossimoro; parliamo comunque del comfort che danno queste cuffie. In primis i pad per smollarsi ci impiegano un 30 ore (in pratica il rodaggio) prima è impossibile parlare di qualsiasi tipo di comodità, successivamente si smollano e risultano più confortevoli. Fortunatamente sono un tipo di sovraurali in cui l’orecchio viene comletamente infilato all’interno del padiglione, tuttavia probabilmente molte orecchie toccheranno i padiglioni. Infine non stringono eccessivamente e questo è positivo dal punto di vista del comfort.

ISOLAMENTO

L’isolamento è ben bilanciato in entrambe le direzioni, nulla di particolare da osservare.

RODAGGIO

Il rodaggio consigliato da Ubsound è un rodaggio di 30 ore, in effetti le cuffie impiegano circa 7-10 ore a tirar fuori qualcosa che sembri un basso. Vanno rodate a volumi medio-bassi.

MICROFONO

Il microfono a quanto mi hanno riferito coloro che interloquivano con me era: pulito, direzionale e preciso.

TEST DI RISPOSTA IN FREQUENZA

Come sempre il test è stato fatto dopo gli ascolti ed è andato a confermare ciò che leggerete più avanti. Tuttavia come solito viene posto qui per permettere una migliore comprensione del prodotto.

I dati ottenuti sono tutti discretamente interessanti.

Per lo più tutti i dati dichiarati vengono confermati, solo il THD non lo è (ma tanto questa affermazione e tautologica dato che vale per qualsiasi produttore).

Per il resto è stato ritrovato un rumore di noise nella norma per quanto riguarda la tipologia del prodotto e una risposta all’impulso piacevolmente veloce e precisa,

La risposta in frequenza come dichiarato dall’azienda è V-shaped; le prime due ottave non sono particolarmente potenti, ma nei bassi rimanenti le cuffie danno la loro risposta più potente che giunge ad un picco di circa + 10 db sui 100Hz. Vi è inoltre un leggero picco compreso tra  1kHz e 2kHz. Successivamente la risposta è calante con una media indicativa di circa -10 db escluso un picco sui 4kHz di tipo negativo in cui la risposta cala di 30db ma nel breve intorno di 0.25kHz.

Inoltre è interessante far notare che le risposte dei driver non siano accoppiate se non oltre i 600Hz, ma ciò non è necessario che avvenga dato che nemmeno le aziende migliori nella produzione di cuffie sono concordi sul fatto che ciò serva.

RECENSIONE

MUSICA

Questo è il test della verità, permette in modo acusticamente evidente e comprensibile a chiunque di scindere i prodotti audio in due settori: ciò che è Hi-Fi, e ciò che non lo è. Le Dreamer fanno parte del primo gruppo, sebbene per ovvi motivi facciano parte del gruppo meno pretenzioso e quindi entry level.

Si distinguono chiaramente i FLAC dagli MP3 e si percepisce una buona dose di dettagli. Suonano abbastanza naturali, ma fanno un po’ di fatica in alcuni punti.

I bassi vanno divisi in due parti: le prime due ottave si sentono meno delle altre indipendentemente da traccia ed amplificatore; il resto dei bassi invece si fa sentire, anche troppo, e in alcune tracce si trasforma in un basso monocorda.

I mediobassi condividono la stessa quantità di potenza sonora dei medi fino ai 2kHz suonano entrambi abbastanza ben controllati.

Gli alti si trovano ad una media di -10db il che rende le cuffie poco attente a questa zona dello spettro; tuttavia l’estensione fino ai 20kHz permette di non incupire eccessivamente le Dreamer.

Gli strumenti sono ben posizionati, ma talvolta suonano un poco legati tra loro; tuttavia sono dotate di un corretto palcoscenico.

Ora potrebbe sembrare che non abbia decantato lodi estreme, ma ripensandoci potrebbero veramente regalare un suono molto migliore di quello della fascia in cui competono? La risposta è che ciò non è possibile e non elencare un poco i difetti sarebbe una grave mancanza. Tuttavia abbiamo definito queste cuffie come Hi-Fi, quindi ora passiamo a dire tutto ciò che hanno di positivo.

In primis riferite alla fascia di prezzo in cui competono e all’universo mondo delle cuffie è necessario dire che sono cuffie ben dettagliate (a dispetto di chi ancora crede che i dettagli siano appartenenti ad una certa porzione di spettro audio e legati alla sola risposta in frequenza), isolano bene e nonostante la vocazione bassosa riescono a far sentire veramente un po’ tutto (anche se spero che prima o poi pure Ubsound faccia delle cuffie più lineari).

In secundis parleremo di mobilità che è la vocazione naturale delle Dreamer.

VIDEORECENSIONE

Tra poco online

USO IN MOBILITA’

Le Ubsound dreamer nascono per la mobilità, in questo ambito permettono un accoppiamento a qualsiasi dispositivo mobile: smartphone, tablet, ma anche DAP e lettori portatili. Tuttavia in accordo alla sezione tecnica sono cuffie che anche in mobilità per dare il meglio vogliono un certo grado di amplificazione. Sono cuffie che in mobilità si fanno apprezzare grazie alla capacità di restituire dettagli che molte altre cuffie e soprattutto gli auricolari si perdono.

USO IN GAME

Purtroppo il loro essere sovraurali e quindi non cuffie comodissime gioca a loro svantaggio anche in game, tuttavia per tutte le sessioni in cui le ho usate non ho rilevato difetti altri sul suono. Sono cuffie chiuse lo spazio riprodotto non è ariosissimo ed esteso, ma la direzionalità del suono è correttamente mantenuta. Inoltre sono cuffie che permettono di apprezzare i vari dettagli del suono in game, sia un FPS, sia un gestionale, uno strategico o un simulatore le Dreamer restituiscono una positiva esperienza acustica.

CONCLUSIONI

Di chi aspettava questa recensione posso annoverare almeno tre tipi di appassionati. Il primo tipo era quello che voleva (o esigeva?) una recensione negativa, il secondo era l’esatto opposto e desiderava una recensione positiva… posizioni sciocche a mio avviso. I prodotti li ascolto e li testo; il tutto con una rigorosità scientifica che ben si sposa col lettore del terzo tipo: quello che esige una recensione critica, che vada ad analizzare un prodotto in modo completo così da restituire un parere arricchito di pro e contro, e che essenzialmente non vada a raccontare le preferenze soniche del recensore.

Le Dreamer sono una cuffia che se confrontata a cuffie Hi-Fi di marchi seri non sfigura, anzi si pone in linea con essi, facendo di un sol boccone cuffie che si arrogano di tale nome solo per la forma ed auricolari.

Poi ovvio hanno i loro contro, ma si dovrebbe scomodare una fascia più alta per evidenziarli.

Fotografia di Marco Maria Maurilio Bicelli
Ubsound Dreamer con confezione e custodia
Fotografia di Marco Maria Maurilio Bicelli
Dettaglio cuffia Ubsound Dreamer
Fotografia di Marco Maria Maurilio Bicelli
Risposta in frequenza
Fotografia di Marco Maria Maurilio Bicelli
Grafico del THD
Fotografia di Marco Maria Maurilio Bicelli
Grafico del THD
Fotografia di Marco Maria Maurilio Bicelli