Tiberio Ferracane: Entrevista del 17/12/2009

Publicado el: 18/12/2009


Una passione per la musica, la tua, che si manifesta fin dalla giovane età.... In che modo nascono le tue parole e le tue musiche?

Spesso le mie canzoni nascono da un immagine…una frase ha gia’ la musica dentro.
Non scrivo quasi mai prima la musica e poi le parole e ancor meno il testo e poi la musica.
E’ un lavoro simbiotico, una intuizione, un profumo.
Raccolgo dal mio vissuto o da quello che vedo intorno a me

Per i testi sei in qualche modo influenzato dal cinema?

Oh io adoro letteralmente il cinema, se proprio vuoi saperlo..io avrei fatto volentieri l’attore.
Il cinema ha in se qualcosa di magico, qualcosa di liberatorio…
Quindi si!..il cinema ha influenzato ed influenza fortemente la mia vita artistica.

Parlaci un po' dell'esperienza nella scuola di Mogol, avvenuta nella seconda metà degli anni ’90

E’ stata una esperienza importante, formativa. Non certo per le aspettative…insomma se credi che per magia si aprono le porte dell’ambiente artistico la delusione e’ assicurata.
Invece se da questa esperienza ne prendi il bagaglio che gli insegnanti hanno accumulato nella loro vita e trasmettono a te…be’ puo’ cambiarti decisamente il modo di pensare..pensare da professionista.

E riguardo le rassegne musicali? Sono ancora un'utile vetrina? Hai mai annusato orchestrazioni riguardo i vincitori?

Le rassegne musicali sono sempre un ottima vetrina, esperienza. Da vivere sempre pesantemente con i piedi per terra, soprattutto se ottieni risultati positivi. E’ il lavoro continuativo che paga… sono anche colpi di fortuna e come tali bisogna viverli.
Se ho mai annusato orchestrazioni?...eheheh…sai io alcuni concorsi li ho vinti ed altri non ho passato neanche la prima fase…sarebbe poco corretto risponderti si o no. Questo e’ un paese strano, la meritocrazia sembra un film di fantascienza. Ma amo pensare che la testardaggine ed il talento alla fine possano sempre vincere.

Hai scritto anche per il teatro. Cosa differisce principalmente a livello compositivo?

La mole di lavoro che c’e’ dietro un idea. Ore ed ore di ricerca, studio. E’ un puzzle che pur essendo nella tua testa ha bisogno pezzo per pezzo di essere composto…e’ una visione d’insieme che somiglia molto ad un opera sinfonica.

I testi sembrano ammiccare al pubblico femminile. Come mai hai deciso di rivolgerti alle donne in modo così esplicito?

Siceramente non volevo strizzare l’occhio al mondo femminile, ma del mondo femminile in qualche modo parlare si!...sono affascinato dal mondo femminile, le donne nella mia vita hanno avuto un importanza fondamentale; a partire da mia madre, alle mie sorelle alle innumerevoli cugine sparse per l’europa, alle donne che ho amato e che mi hanno fatto crescere o quelle che mi hanno spezzato il cuore. La forza delle donne, come la loro fragilita’ cosi disarmante…e a dirla tutta se l’impressione e’ che ho ammiccato al pubblico femminile, ne sono felice anche se e’ stato inconsapevole.

Cosa manca alla canzone italiana, rispetto ai grandi interpreti stranieri?

A livello creativo nulla, forse manchiamo di un po’ di professionalita’ e di attenzione per i dettagli.

Cosa hai in serbo per il prossimo futuro?

Partira’ a breve un mini-tour per la promozione del mio ultimo lavoro, ma a parte questo sto gia’ lavorando al prossimo album.
A proposito di teatro sto lavorando alla stesura di uno spettacolo che possiamo definire teatro-canzone, una vecchia idea che finalmente mi sono deciso di realizzare.

Quali sono gli artisti italiani che apprezzi maggiormente?

Italiani sicuramente Ivano Fossati, Paolo Conte, Franco Battiato, Domenico Modugno… Ennio Morricone. Stranieri uno su tutti Tom Waits,ma anche Elvis Costello, Burt Bacharach, willy de Ville, Queen, Charles Aznavour, Astor Piazzolla

Consiglia ai visitatori di Estatica alcuni dischi che secondo te dovrebbero assolutamente possedere

Seconds Out dei GENESIS
Never mind the bolloks ( SEX PISTOLS)
Vienna ( ULTRAVOX )
The big time ( TOM WAITS)
Buontempo dal vivo vol 1 ( Ivano Fossati)
Carte da decifrare vol 2 ( Ivano Fossati) Creusa de mar ( Fabrizio de Andre’ )
L’era del cinghiale bianco ( Franco Battiato)
Ennio Morricone live
ADIOS NONINO ( Astor Piazzolla)
Ma per chi come me vuole fare questo mestiere…ascoltare tutto e di piu’ passando dalla lirica ed altro ancora.

Ciao, grazie per il tempo concessomi e a presto!

Tiberio Ferracane