Francesco Guccini - Signora Bovary

Text of the song "Signora Bovary"

Cd , 1987 , EMI
Ma che cosa c'è in fondo a quest'oggi di mezza festa e di quasi male, di coppie che passano sfilacciate come garze stese contro il secco cielo autunnale, di gente che si frantuma in un fiato senza soffrire, senza capire e i tuoi pensieri sono solo uno iato tra addormentarsi e morire... Ma che cosa c'è in fondo a questa notte, quando l'ora del lupo guaisce e il nuovo giorno non arriva mai, mai e il buio è un fischio lontano che non finisce di minuti lunghi come il sudore, di ore che tagliano come falci e i tuoi pensieri solo un cane in chiesa che tutti prendono a calci... Ma cosa c'è, cosa c'è... atrii a piastrelle di stazioni secondarie, strade più strade di avventure solitarie, clown nella notte, valigie vuote, piene di trucchi per tragedie immaginarie... ...telecomandi per i quotidiani inferni, battute argute di architetti postmoderni, amanti andate, piaceri a rate, pallottolieri per contare estati e inverni... Ma che cosa c'è proprio in fondo in fondo, quando bene o male faremo due conti, e i giorni goccioleranno come i rubinetti nel buio e diremo "...un momento, aspetti..." per non essere mai pronti, signora Bovary, coraggio, pure tra gli assassini e gli avventurieri, in fondo a quest' oggi c'è ancora la notte, in fondo alla notte c'è ancora, c'è ancora....